L’autore ci narra della Grande Guerra, direttamente dalla trincea.
Io come tutti, proprio tutti quelli che stavano lì al fronte, qualunque divisa indossassero, eravamo in quei luoghi ed in quella situazione per uccidere, la scelta era o disertare e togliersi la divisa o fare quello che la situazione, per quanto tragica ed abominevole imponeva a tutti noi; in fondo sarebbe stato facile andarsene, però altri avrebbero ucciso anche per me, sarebbero rimasti feriti, invalidi o sarebbero morti anche per me. Mi prese lo sconforto, non avevo vie di uscita, ero in trappola, uccidere o morire, null’altro e se uccidere voleva dire abbrutirsi, non avere più nulla di umano, in quello era il sacrificio e tutto sommato il coraggio di tutti i soldati, consapevoli del proprio destino che come in un assalto alla baionetta si sarebbe comunque inevitabilmente compiuto, al di là delle volontà di ognuno.
Gabriele Brenci Giommi è nato a Pistoia il 4 aprile 1952, dopo aver girovagato per la Toscana, abitando a Firenze, Siena, Cortona, è giunto a Bologna; frequenta il liceo scientifico, poi la facoltà di Architettura a Firenze, si laurea; già durante l’università svolge i primi lavori, svariate saranno le attività sportive, nel 1999 partecipa alla maratona di New York. Dal 2000 inizia a dipingere prendendo parte, con soddisfazione, a diverse mostre, poi comincia a scrivere, a settembre 2021 pubblica il primo romanzo: L’Ussaro di Napoleone.
- Genere: Narrativa
- Listino: € 15,90
- Editore: Vertigo
- Collana: Approdi
- Pagine: 218
- Lingua: Italiano
- EAN: 9791255370208
Acquista ora su Amazon